Un anno fa
di Raffaella De Nicola
I Giornata nazionale in memoria delle vittime del Coronavirus 2020/2021
UN ANNO FA…
E’ il 18 marzo del 2020. Le immagini di un drone su Bergamo rivelano una sequenza catastrofica. Colonne di camion visualizzano, e non è un film, l’impalpabile potenza di un virus , lo scardinamento di un ordine prestabilito. Lo sbarramento alla consuetudine ha avvio: stop, off, delete.
La perdita entra fragorosa nell’ architettura fragile di una vita senza sicurezze. Le relazioni si perdono, il contatto è proibito, le maschere censurano l’espressività delle emozioni.
Ora entriamo nel dolore, sempre contemporaneo all’uomo.
Siamo di fronte a un quadro di Michetti del 1880. Dietro la rappresentazione centrale, anticipando una sequenza filmica, si snoda il corteo ne “ I morticelli”. Lui, l’artista, il pittore fotografo, fra il gruppo dei cinque suonatori e le donne giovinette, fra cui due composti bimbetti, in un’ austera posa da adulti, fissa per sempre il dolore nell’uomo anziano, forse il nonno, curvo, piegato che precede la barella e che, con una mano, in un gesto antico, iconico, si asciuga le lacrime mentre i due ragazzi dietro sono giovani ma mesti, contriti.
E’ il momento dell’incontro tra fine e inizio, fra cielo e mare, immersi e immensi in un gioco di luce che scatena le ombre sul bordo del quadro e che, a tratti, sembra che agguantino, e si allunghino, sulla vitalità di chi resta nell’inevitabile paesaggio umano dove la vita è solo passaggio.
Il bel quadro di proprietà del MuNDA, Museo Nazionale d’Abruzzo a L’Aquila, è esposto momentaneamente, dopo il sisma del 2009, al Museo Casa d’Annunzio a Pescara